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Mentoring: altro aspetto della formazione?

Aggiornamento: 27 ago 2020


Mentee e mentor, durante un incontro online

Ho avuto, recentemente, l’opportunità di partecipare al programma di Mentoring dell’università Cà Foscari di Venezia. Secondo il programma dell’università:

“Attraverso questa iniziativa, gli studenti e i neolaureati cafoscarini possono intraprendere un percorso di orientamento al lavoro accompagnati dalla testimonianza e dall’esempio di professionisti affermati. I cafoscarini contatteranno i professionisti che hanno dato la loro disponibilità a svolgere il ruolo di mentor e con essi struttureranno il proprio percorso di mentorship (…) I profili senior possono così coltivare e accrescere il talento di giovani risorse; i ragazzi possono invece beneficiare dell'esperienza dei professionisti per iniziare il loro percorso nel mondo del lavoro con radici più solide.”


Dopo un opportuno training con i consulenti dell’ateneo veneziano, ricco di spunti e di confronti con altri colleghi, ho iniziato e portato a termine il mio primo percorso di mentoring con una giovane laureata, Federica, la mia mentee.

Quando le ho proposto di condividere questa esperienza, ha accettato con entusiasmo. Ed ecco il mio resoconto, seguito dalla sua testimonianza

1 Il resoconto del mentor

Federica aveva scelto il mio profillo, perché interessata a sviluppare un percorso nel contesto della Comunicazione. In possesso di Laurea magistrale in Economia e gestione delle arti e delle attività culturali, conseguita dopo la triennale in Conservazione e gestione dei beni e delle attività culturali (entrambe concluse con la lode), aveva già maturato un paio di esperienze interessanti, come stagista, nell’ambito del mercato dell’arte.


Aveva per bisogno di esplorare altre opportunità, alla luce di una verifica delle proprie competenze ed aspirazioni che l’aveva costretta in una fase di transizione, se non di stallo. Il percorso con il mentor avrebbe potuto sbloccarla.


Di fatto, sin dal primo incontro (virtuale, vuoi per la distanza, vuoi per la situazione) ho avuto la sensazione di avere a che fare con una persona matura, ben preparata, in possesso di competenze solide, riflessiva e disposta all’ascolto.


Il nostro programma prevedeva quattro incontri, il primo introdotto da un documento di autoanalisi, su format dell’università, che mi è stato utile per condurre una sorta di esplorazione delle attitudini e delle aspirazioni di Federica, al fine di instaurare un dialogo veramente fecondo, durante il quale mi sono reso conto che Federica aveva ed ha la stoffa per occuparsi di comunicazione a tutto campo, al di là dei beni culturali.


Dopo averla introdotta alle figure professionali classiche, come l’account di agenzia di pubblicità e il responsabile della comunicazione in azienda, ho condiviso, con lei i concetti fondamentali della comunicazione d’impresa, così che già al termine del primo incontro, avevamo individuato come possibile sbocco lavorativo, proprio quella complessa figura di mediatore che è l’account, che ha molto interessato la mentee, specie per le doti di ascolto, indispensabili per questa figura professionale. Naturalmente, ho utilizzato slide, consigliato letture, constatando sempre attenzione, partecipazione, desiderio di crescere.


Già al secondo incontro avevamo l’impressione di frequentarci da tempo. In effetti, avevamo maturato una buona stima reciproca. La considerazione e la fiducia di Federica nei miei confronti sono state confermate dalla richiesta di un consiglio, quando a metà del nostro percorso, la mentee aveva ricevuto diverse proposte di stage, in ambiti diversi, (azienda IT, casa d’aste, formazione nella moda) e sentiva l’esigenza di confrontarsi anche con me per decidere l’immediato futuro.


Le ho confermato che con le sue competenze e skills personali era più che adatta a lavorare nella promozione dell’istituto di formazione ed ho perciò proseguito nell’intento di ampliare la sua visione e di arricchire le sue conoscenze nel contesto della comunicazione, a partire da quella istituzionale. Così sono veramente, scivolate via, con reciproca soddisfazione, le ultime due sessioni.


È stata un'esperienza stimolante e positiva per entrambi. Federica è stata confermata come stagista in quell’istituto di formazione, con serie prospettive di entrare nello staff di comunicazione. Per quanto mi riguarda, ho potuto mettermi alla prova come Mentore (mi piace riferirmi al personaggio di Omero), accompagnando una giovane risorsa alla scoperta di se stessa. Sono stato certamente favorito dall’avere avuto come mentee una ragazza veramente in gamba e intrinsecamente dotata per la comunicazione.


Questa vicenda, in definitiva, mi ha riportato agli episodi più densi e significativi del percorso di formatore, quando avvertivo in me che, per tutto ciò che davo o condividevo, ricevevo altrettanto, in termini di autoconoscenza personale e di consapevolezza dell’altro. Per questo penso di poter assimilare il Mentoring alla formazione, intesa nella sua accezione più alta, perché mi sono sentito veramente arricchito. Personalmente e professionalmente.

Adriano Lubrano

2 Il punto di vista di Federica, la mentee

Seguire il programma di mentoring offerto da Ca’ Foscari si è rivelata la migliore scelta che potessi fare una volta concluso il percorso di studi all’università. In particolare, il merito è stato dell’ottimo rapporto instauratosi con il mio mentor, che è stato in grado sin da subito di cogliere alcune mie potenzialità che non avevano pienamente trovato espressione nel mio corso di laurea.


Infatti, già dal primo incontro, Adriano è riuscito a fare in modo che i miei desideri di carriera futura si ampliassero, consentendomi di conoscere alcune professioni che non avevo mai preso in considerazione, ma che in realtà potevano essere perfettamente adatte a me.


Dopo una fase di esplorazione personale condotta dal mentor, che mi ha permesso di riscoprire alcuni miei punti di forza che avevo dimenticato o dato per scontato, Adriano è riuscito a individuare insieme a me quali potevano essere i miei interessi anche al di fuori del mio corso di laurea, facendomi ritrovare entusiasmo e fiducia in me stessa.


In seguito a questa esplorazione, mi ha introdotta al mondo della comunicazione con una serie di incontri in cui mi ha spiegato in maniera chiara, anche attraverso numerosi richiami alle sue esperienze lavorative passate, i concetti necessari per lavorare nel suo mondo, in cui mi ha voluta accogliere: in ogni incontro mi ha lasciato delle gemme, dei concetti di cui fare tesoro, che sono certa saranno la base della mia carriera futura.


Mi sono sentita spronata e desiderosa di mettermi alla prova, di conoscere di più grazie ai numerosi spunti e consigli di letture che il mentor ha condiviso con me.


Durante il percorso ho incominciato a propormi come tirocinante per alcune posizioni che non avrei preso in considerazione prima della mia esperienza di mentoring; in particolare, sono stata selezionata per avviare uno stage come Digital, Communication and Event Strategist per un istituto di formazione nella moda. Adriano mi è stato di supporto anche nella fase di scelta dello stage, rassicurandomi su quelle che erano le mie capacità, e insegnandomi le nozioni fondamentali per essere a mio agio nel contesto della comunicazione.


Ciò che ho apprezzato maggiormente di questa esperienza è stata la versatilità con cui si è svolta: il mentor è stato in grado di capire, incontro dopo incontro, quali erano le mie esigenze, riuscendo così a creare un rapporto di stima e fiducia. Mi sento arricchita e sono estremamente grata del tempo che mi è stato dedicato.

Federica Calvi

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