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Employer branding e orientamento professionale. Come l'Employer Branding può accompagnare i giovani verso scelte professionali più consapevoli




Negli ultimi anni, l'Employer Branding è diventato un elemento cruciale nelle strategie di reclutamento e fidelizzazione del personale. Ma come può questo approccio integrarsi efficacemente con l'attività di orientamento professionale? Quali sono i benefici per aziende e candidati?

 

Employer Branding: cos'è e perché è importante

L'Employer Branding riguarda la promozione dell'azienda come luogo desiderabile in cui lavorare. Non si tratta solo di comunicare valori e mission aziendali, ma di creare una proposta di valore distintiva per attrarre talenti: l'Employee Value Proposition (EVP).

In un contesto in cui le nuove generazioni sono sempre più selettive, un brand forte e ben posizionato può fare la differenza nell'attrarre o perdere i migliori talenti. Ma cosa cercano oggi i giovani professionisti?

 

Le aspettative dei giovani professionisti

Millennials e Gen Z cercano molto di più di un impiego ben remunerato; desiderano un ambiente di lavoro che rispecchi i loro valori, offra opportunità di crescita e favorisca il benessere e l'equilibrio tra vita privata e professionale.

Queste aspettative influenzano la loro percezione dei potenziali datori di lavoro e, di conseguenza, la decisione di candidarsi o meno. Qui l'Employer Branding diventa uno strumento strategico non solo per attrarre, ma anche per trattenere i talenti all'interno dell'azienda.

 

In un mercato del lavoro sempre più dinamico, segnato da fenomeni come la "Great Resignation" e il "job hopping", è cruciale per le aziende mantenere i migliori talenti. Un Employer Branding efficace crea un ambiente che soddisfa le aspettative dei dipendenti, li coinvolge e li motiva a lungo termine, riducendo così il rischio di "quiet quitting" – situazioni in cui i dipendenti restano in azienda senza essere realmente produttivi. Investire in una cultura aziendale solida e in politiche di retention non solo aiuta a trattenere i talenti, ma promuove un ambiente di lavoro positivo e produttivo.

 

L'Integrazione tra Orientamento e Employer Branding

Per gli orientatori, comprendere le dinamiche dell'Employer Branding significa poter contare su una leva ulteriore per accompagnare i candidati verso scelte più consapevoli e in linea con le loro aspirazioni.

 

L'Employer Branding non promuove solo l'immagine di un'azienda, ma definisce chiaramente i valori, la cultura e le opportunità che essa offre ai dipendenti. Attraverso l'analisi delle EVP, gli orientatori possono aiutare i giovani a individuare le realtà che meglio rispondono ai loro bisogni e aspettative.

Un esempio concreto di questa sinergia è rappresentato dalle aziende che hanno saputo costruire una forte identità di Employer Branding. Queste non solo offrono stipendi competitivi, ma promuovono anche un ambiente innovativo, inclusivo e orientato allo sviluppo personale. Gli orientatori, conoscendo queste caratteristiche, possono indirizzare i candidati verso tali opportunità, assicurando che le loro aspettative siano allineate con la cultura aziendale.

 

Le imprese che investono in un brand solido come datore di lavoro migliorano l'efficacia del reclutamento, riducono il turnover e aumentano il coinvolgimento dei dipendenti. Un esempio italiano significativo è Ferrero, un'azienda che ha costruito un'immagine solida come datore di lavoro attento ai valori familiari, alla sostenibilità e al benessere dei dipendenti. Ferrero è riuscita a creare un ambiente che rispecchia questi valori, attirando persone che si identificano con la sua missione aziendale.

 

Verso una Collaborazione Tra Aziende e Orientatori

In definitiva, l'Employer Branding può rappresentare un punto di incontro tra le esigenze delle aziende e quelle dei candidati. Gli orientatori possono avere un ruolo importante nell'informare i giovani su come valutare le offerte aziendali non solo in termini economici, ma anche in base alla coerenza con i propri valori e ambizioni. Questo orientamento proattivo permette ai candidati di fare scelte più ponderate e allineate con il proprio percorso professionale a lungo termine.

 

Inoltre, una stretta collaborazione tra orientatori e aziende può favorire una maggiore trasparenza e chiarezza nelle comunicazioni, facilitando una scelta lavorativa più consapevole e soddisfacente per tutte le parti coinvolte. Le aziende, ricevendo candidati che comprendono e condividono la loro visione, possono ridurre significativamente il rischio di un mismatch culturale, spesso causa di insoddisfazione e turnover.

 

Conclusione

L'integrazione tra Employer Branding e orientamento professionale offre un'opportunità unica per valorizzare i talenti e garantire un allineamento tra le aspettative dei giovani professionisti e le proposte aziendali. Investire in questa sinergia significa non solo attrarre i migliori talenti, ma anche contribuire a un mercato del lavoro più equilibrato e soddisfacente.

 

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